Biografia       Foto      Mio fratello
Troisi-Arena-Decaro – La Smorfia

Nel 1976 il trio Troisi-Arena-Decaro viene chiamato I Saraceni, l’anno seguente diventa La Smorfia.
In teatro ottengono subito successo, dapprima a livello locale, poi anche nazionale (approdano al cabaret romano La Chanson e in locali del NordItalia). La radio rende famoso il terzetto nella trasmissione Cordialmente insieme dove propongono i famosi sketch dell’Arca di Noè, Annunciazione, Soldati, San Gennaro e tanti altri. La celebrità arriva con le trasmissioni televisive Non Stop (1977) – sarà qui che stringerà due amicizie fondamentali e durature: quella con Marco Messeri e l’altra con Anna Pavignano – La Sberla (1978) e Luna Park (1979)diretti dai registi televisivi Enzo Trapani ed Eros Macchi. L’ultimo spettacolo teatrale del trio è Così è (se vi piace), citazione del Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello. Troisi diventa il leader del trio, proiettato al ruolo di nuovo interprete della tradizione partenopea. Con la sua gestualità e mimica facciale e col suo linguaggio farfugliante e afasico, a tratti quasi incomprensibile – che ricorda certi monologhi interminabili di Eduardo De Filippo – esprime un’ironica critica nei confronti dei vecchi stilemi napoletani e dei luoghi comuni della società…
La Smorfia è stato un gruppo cabarettistico attivo negli anni settanta e ottanta.
Il trio, originariamente denominato I Saraceni, era formato da Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo Decaro e basava la propria comicità su sketch che, prendendo spunto dalle situazioni quotidiane della Napoli dell'epoca, puntavano l'indice su temi disparati quali la religione, l'occupazione (e disoccupazione), il folklore e le tradizioni ormai anacronistiche ma ancora vive soprattutto nel napoletano.
Dopo buone affermazioni teatrali anche fuori dell'ambito locale, il trio conobbe il suo massimo periodo di notorietà quando fu protagonista della trasmissione televisiva Non Stop e della successiva La Sberla.
La Smorfia        Cinema         Poesia    
Annunciazione
San Gennaro
Massimo
Troisi