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Ricomincio da Tre

Regista: Massimo Troisi
Attori: Massimo Troisi, Lello Arena, Fiorenza Marchegiani, Lino Troisi, Marco Messeri, Marta Bifani, Renato Scarpa
Genere: Commedia
Durata: 109 minuti
Anno: 1981
   
      
'Ricomincio da tre' è il film che vede l'esordio di Troisi nel cinema come autore, come attore e come regista. Montato con un budget di 400 milioni e' stato un evento cinematografico. E' rimasto per ben 600 giorni nelle sale del cinema 'Gioiello' a Roma.

Gaetano, un giovane napoletano, decide di partire per Firenze; non come emigrante, come spesso gli chiedono, ma per viaggiare e fare esperienze nuove, ormai stanco della vita monotona e della famiglia di stampo tradizionalee ricominciare da zero, anzi da tre perche' tre cose buone le aveva fatte e non intendeva rinuciarvi. In un ambulatorio dove capita per caso, conosce Marta (Fiorenza Marchegiani) e se ne innamora... ma ne rimane deluso quando scopra una relazione di quest'ultima con un giovane. Tornato a Napoli capisce che il passato non gli appartiene piu' e ritorna da Marta dalla quale accetta anche un figlio pur non sapendo se fosse realmente il padre...



No grazie, il caffè mi rende nervoso.

Regista: Lodovico Gasparini
Attori: Massimo Troisi, Lello Arena, Maddalena Crippa, Anna Campori
Genere: Commedia
Durata: 111 minuti
Anno: 1982
   
      
'No grazie, il caffè mi rende nervoso', vede per la prima volta Troisi lavorare per un film non suo anche se il soggetto e parte della sceneggiatura appartenevano a lui.

La trama e' la seguente: durante il Festival Nuova Napoli arrivano minacce di morte ad alcuni protagonisti, a queste minacce seguono gli omicidi da parte di un fantomatico 'Funniculì Funniculà' che non vuole assolutamente che Napoli cambi per mantenerla così com'era. Massimo Troisi interpreta se stesso, nel ruolo di una di queste vittime, e Lello Arena, l'omicida, impersonifica un redattore del Mattino di Napoli, che si occupa di necrologi e vuole ad ogni costo salvare la purezza della napoletanità e la tradizione partenopea, impregnata di folklore, musica e sceneggiate.


Morto troisi, viva Troisi

Regista: Massimo Troisi
Attori: Massimo Troisi, Lello Arena, Carlo Verdone, Renzo Arbore, Maurizio Nichetti, Roberto Benigni
Genere: Commedia
Durata: ---
Anno: 1982
   
      
Questo film diretto da Troisi è stato considerato un gioco tra amici che oggi sa di lugubre presagio:

Morto Troisi, viva Troisi!, filmato girato per lo special a lui dedicato dalla trasmissione televisiva Che fai...ridi?, ambientato in una immaginaria pensione per artisti da cui (fintamente) invecchiati "compagni di merende" come Benigni, Lello Arena, Maurizio Nichetti, Renzo Arbore e Carlo Verdone fornivano un loro ricordo dell’immaginario defunto amico Massimo ad un intervistatore, inizialmente eccedendo in ironici luoghi comuni, per poi sfogare scherzosamente invidie e rancori nei confronti dell’amico…
oi sfogare scherzosamente invidie e rancori nei confronti dell’amico…


Scusate il ritardo

Regista: Massimo Troisi
Attori: Massimo Troisi, Lello Arena, Giuliana De Sio, Lina Polito, Franco Acampora, Olimpia Di Maio
Genere: Commedia
Durata: 112 minuti
Anno: 1983
   
      
Alla sua seconda uscita da regista Troisi scrive la sceneggiatura insieme ad Anna Pavignano

Girato nel 1983 a due anni di distanza dal fortunatissimo - Ricomincio da tre- il film racconta la storia di Vincenzo ( Massimo Troisi) e della sua storia con Anna ( Giuliana De Sio), lui è un trentenne pieno d'incertezze, disoccupato che vive ancora con i suoi mentre sua sorella Patrizia è sposata e suo fratello Alfredo è un attore comico affermato e per questo lo invidia. Lei invece è una ragazza reduce da una storia d'amore finita male (o meglio come dice lei: "Solo finita") in cerca di qualcuno che la ami, in parallelo troviamo anche la storia di Tonino ( Lello Arena) disperatissimo (la ragazza l' ha appena lasciato) amico di Vincenzo.

Il film raccontato così sembrerebbe uguale a mille altri, a renderlo speciale ci pensa un bravissimo Massimo Troisi che come sempre col suo garbo e il suo modo di recitare rende il tutto piu' affascinante.

Non ci resta che piangere

Regista: Massimo Troisi e Roberto Benigni
Attori: Massimo Troisi, Roberto Benigni, Iris Peynado, Amanda Sandrelli, Carlo Monni, Livia Venturini, Elisabetta Pozzi, Jole Silvani
Genere: Commedia
Durata: 111 minuti
Anno: 1984
   
      
Questo film è stato scritto e diretto da Massimo Troisi e Roberto Benigni.

Partiti in automobile da Frittolo, paesino nei dintorni di Firenze, Saverio (R. Benigni), maestro elementare, e Mario (M. Troisi), bidello, si ritrovano per uno strano scherzo del caso nel 1492. Decidono di recarsi a Palos, in Andalusia, per fermare Cristoforo Colombo e impedirgli di scoprire le Americhe. Incontrano anche Leonardo da Vinci che inventa il treno. Semplice, divertente, anemico, senza spessore, mette a frutto tutta la simpatia e l'estro dei 2 protagonisti, autori (con Giuseppe Bertolucci)-attori-registi. In termini circensi, Benigni è il clown, Troisi l'Augusto.

Benigni e Troisi hanno fatto un capolavoro con questo film e col passare del tempo si sono migliorati e poi si sono evoluti singolarmente e hanno anche migliorato il loro repertorio con due capolavori come 'Il postino' e 'La vita è bella'.

Le vie del signore sono finite....

Regista: Massimo Troisi e Roberto Benigni
Attori: Massimo Troisi, Jo Champa, Marco Messeri, Enzo Cannavale, Massimo Bonetti, Clelia Rondinella
Genere: Commedia
Durata: 84 minuti
Anno: 1987
   
      
Un piccolo capolavoro di sentimenti, passioni, vita di tutti i giorni con un sottofondo di musica soffusa, colorata, avvolgente composta da Pino Daniele.

Anni Venti, I'inizio dell'era fascista. Camillo ha un salone da barbiere, dove vive accudito dal fratello Leone, ed è protagonista di un'intricata storia d'amore con Vittoria, una giovane francese che abita nella cittadina. Come l'amico Orlando, Camillo è immobilizzato su una sedia a rotelle ma vive questo handicap in maniera opposta. Per il primo, paralitico per davvero dalla nascita, l'immobilità rappresenta emarginazione e disadattamento. Per Camillo invece, la cui malattia ha origini psicosomatiche, la sedia a rotelle è soprattutto un espediente per ottenere dagli altri ciò che vuole facendo leva sulla pietà.

Un film più ambizioso dei precedenti, dove Troisi straparla tirando in ballo Svevo, Freud e la psicoanalisi. Colonna sonora di Pino Daniele.


Hotel Colonial

Regista: Cinzia Th Torrini
Attori: John Savage, Robert Duvall, Anna Galiena, Massimo Troisi, Rachel Ward, Claudio Baez, Zaide Gutierrez.
Genere: Thriller
Durata: 117 minuti
Anno: 1986
   
      
Un film fatto di intrighi, ambiguità, verità che non saltano mai fuori e che si rincorrono lungo il percorso di una storia avvincente.

Marco Vernieri (John Savage) viene implorato dalla sorella Francesca (Anna Galiena), disperata, ad andare in Colombia a recuperare il corpo del marito, fratello di Marco, ucciso in un piccolo albergo della Colombia. Marco parte senza sapere nulla della vita del fratello, che risulta essere un ex terrorista in fuga dall'Italia per aver tradito i suoi compagni. Alla vista del cadavere Marco si accorge che non è quello del fratello e quindi crede che questi sia ancora e si mette alla sua ricerca. Lo attende un viaggio avventura tra varie insidie, ambienti poco ospitali e povera gente colombiana. Conosce un italiano, Werner (Massimo Troisi) che lo aiuta a trovare Carrasco (Robert Duvall) proprietario dell'hotel Colonial, dedito ad attività illecite che risulta poi essere suo fratello Luca....

Un film di Cinzia Torrini dove Troisi interpreta la parte di Werner, un italiano pescatore che conduce una vita solitaria con la speranza un giorno di tornare a Napoli.


Splendor

Regista: Ettore Scola
Attori: Massimo Troisi, Marcello Mastroianni, Marina Vlady, Paolo Panelli
Genere: Commedia
Durata: 119 minuti
Anno: 1988
   
      
Contemporaneo al Nuovo cinema Paradiso di Tornatore, il film di Scola si ispira anch'esso alla crisi del cinema in Italia, ma in modo più pasticciato, molto meno "poetico", sostazialmente poco riuscito nel rapporto globale fra intenzioni e risultati.

Jordan, proprietario di una sala cinematografica ad Arpino, è costretto a chiuderla per mancanza di spettatori e a vendere il locale che diventerà un supermercato. L'uomo ripensa alla sua vita, tutta legata a quella sala, mentre il suo proiezionista, "fanatico" di cinema, si rifugia in un modo fittizio popolato di divi dello schermo. E sulla realtà della demolizione si innesca il sogno di un ultimo miracolo.

E' il primo dei tre film (giudicato dalla critica una delle prove peggiori di questo regista) girato da Massimo Troisi sotto la regia di Ettore Scola. Dopo aver realizzato Splendor, tra Troisi e Mastroianni s’instaurò un particolare feeling ed i due chiesero a Scola di farli ancora lavorare assieme.

Che ora è

Regista: Ettore Scola
Attori: Massimo Troisi, Marcello Mastroianni, Lou Castel, Renato Moretti, Anne Parillaud
Genere: Commedia
Durata: 102 minuti
Anno: 1989
   
      
Che ora è appartiene sicuramente ad un buon cinema d'autore ed è un film in cui, oltre all'incommensurabile Mastroianni, spicca la figura di Massimo Troisi, che tra i comici della penultima generazione, è certamente quello più vicino all'umorismo agrodolce di Ettore Scola.

Marcello Rinaldi (Mastroianni) è un avvocato sessantenne, che ha successo e quattrini, mentre suo figlio Michele (Troisi) è un trentenne serio e timido, laureato in lettere, che sta per terminare il servizio militare a Civitavecchia. Spinto dal desiderio di trovare col figlio quel dialogo che è stato sempre impossibile, Marcello va a trascorrere con lui un'intera giornata, e, appena lo incontra, per ingraziarselo, gli comunica di avergli preparato due regali: una macchina di lusso ed uno splendido attico a Roma. Ma il giovane dimostra solo imbarazzo per questi regali, mentre più tardi è felice per un dono più modesto: l'orologio d'argento, che apparteneva al nonno ferroviere, e che gli ricorda momenti felici della sua infanzia. Michele non ha per il futuro grandi aspirazioni, ma certo vuole scegliere da sè la sua strada. L'invadenza e la possessività del padre lo irritano, cosicchè i due, che non si comprendono, litigano spesso, mentre le ore di questa lunga giornata trascorrono lentamente. Marcello sa di non conoscere veramente suo figlio, e di essergli stato troppo lontano, per motivi di lavoro, perciò ora lo interroga continuamente, per arrivare a capirlo. Si fa anche condurre a casa di Loredana, una ragazza, con la quale il giovane ha un legame, e, in assenza di lui, le fa domande molto indiscrete. Infine padre e figlio vanno in un bar, dove Michele si trova a suo agio, fra amici di condizione modesta, e, vedendolo in tali compagnie, il padre ne rimane contrariato. In seguito Marcello, che è stato sempre geloso dell'attaccamento di suo figlio per la madre, gli rivela una presunta infedeltà di lei, avvenuta molti anni prima, provocando l'indignazione del giovane, che si allontana subito. L'anziano avvocato allora si reca alla stazione in attesa del treno per Roma. Michele lo raggiunge inaspettatamente, e, tirato fuori l'orologio del nonno, invita il padre a fare con lui il giochetto infantile: "Che ora è?"
Il film, si incentra tutto su questo difficile rapporto tra padre e figlio, molto diversi e distanti tanto che a stento riescono a riconoscersi quando si incontrano.

Il viaggio di capitan Fracassa

Regista: Ettore Scola
Attori: Ornella Muti, Vincent Perez, Emmanuelle Beart, Massimo Troisi, Claudio Amendola, Massimo Wertmuller, Tosca D'aquino, Remo Girone, Ciccio Ingrassia,
Genere: Commedia
Durata: 128 minuti
Anno: 1990
   
      
Kolossal europeo tratto da "Il capitan Fracassa" di Théophile Gautier (1863) adattato da Vincenzo Cerami, Fulvio Ottaviano e Silvia Scola e sceneggiato dal regista con Furio Scarpelli.

Per raggiungere la corte di Parigi, lo spiantato barone di Sigognac (Vincent Perez)si unisce a una compagnia di teatranti tra cui Troisi che impersonifica la maschera di Pulcinella. È l'iniziazione totale alla vita, all'amore, al teatro, che lo trasforma nella maschera spavalda di Capitan Fracassa. I guitti intraprendono un viaggio avventuroso tra le contee di quel mondo antico, e il nobile barone rinuncia al casato per dedicarsi esclusivamente all'arte.

Un road-movie avventuroso e fittizio, dove il mondo è tutto racchiuso nel teatro e il teatro è incorniciato dal grande schermo come in un gioco di scatole cinesi. Efebo d'oro nel 1990.
i ritrova senza più punti d'orientamento.

Pensavo fosse amore invece era un calesse

Regista: Massimo Troisi
Attori: Massimo Troisi, Francesca Neri, Angelo Orlando, Marco Messeri, Natalia Bizzi, Alessia Salustri, Nuccia Fumo
Genere: Romantico
Durata: 115 minuti
Anno: 1991
   
      
Con questo film Massimo Troisi è tornato alla regia dopo 4 anni di assenza.
"E' un film non d'amore ma sull'amore. Nei film che ho fatto finora c'erano storie d'amore come supporto ad altre situazioni e già da tre anni mi ero messo in testa di fare invece un film tutto sull'amore... Che è un film fantascientifico, perché non solo i protagonisti parlano di sentimenti, ma tutti gli altri, anche le comparse, anche chi passa per caso in un'inquadratura". Troisi.


Gestore lui di un ristorante, lei di una libreria nei pressi, Tomaso e Cecilia convivono e, a quanto si direbbe, si amano. Ma alla viglia delle nozze, per le quali si è occupato Amedeo, un intellettuale amico di Tomaso, la donna rifiuta la cerimonia, accusando Tomaso di pigrizia e tradimenti. Quel matrimonio non si ha da fare. Sgomento e gelosia del giovanotto, in una città come Napoli dove tutto e tutti a cominciare dai posteggiatori ciechi secondo un vecchio luogo comune sembrano ritenere l'Amore come lo scopo della vita. Il mancato sposo si macera nella sofferenza; sproloquia con Amedeo (in attesa di sposare Flora); ignora del tutto la passione di una ragazzetta (Chiara, sorella dell'amico), la quale tenta per amore di avvelenarlo e, quando apprende che la sua ex-compagna ha un innamorato, Enea, consulta una fattucchiera. Enea è un tipo solare e bizzarro, quanto Tomaso è pigro ed introverso e ciò ha come ipnotizzato la bella Cecilia. Ad un certo momento Enea si rivela anche generoso: ha capito che in fondo la donna ama ancora il fidanzato ed a questi la lascia, purché a quanto dice sappia renderla felice. E scompare partendo per l'Afirica. Mentre si preparano per la secondi volta le nozze, Tomaso si accorge con rinnovati timori che, ad essere sinceri, l'amore è latitante. Non va al rito nuziale, come se ne fosse terrorizzato: lei lo cerca dopo la sua vana attesa di sposa davanti all'altare e lo ritrova in un bar. Tomaso afferma "che un uomo e una donna sono in realtà i meno adatti a contrarre il matrimonio".

Il film è attraversato da spezzoni di vita di coppie comuni,che mostrano tutte le varie sfaccettature dell'amore; Richieste, paure, accuse, rimpianti. Del resto il film vuole fare proprio questo: Cercare di fare chiarezza e guardare l'amore da più punti di vista. Successo di pubblico. La colonna sonora è di Pino Daniele.

E' uno dei film più importanti di un grande attore e regista, la cui morte prematura può solo farne rimpiangere l’ulteriore e mai avvenuta maturazione artistica, ma non certo offuscare il suo valore assoluto.


Il Postino

Regista: Michael Redford -- Massimo Troisi
Attori: Massimo Troisi, Philippe Noiret, Mariagrazia Cucinotta, Linda Moretti,Renato Scarpa, Anna Bonaiuto, Mariano Rigilli
Genere: Drammatico
Durata: 115 minuti
Anno: 1994
   
      
Massimo amo' tanto questa storia da volerne realizzare il film, facendosi guidare da un regista inglese, anche se le sue condizioni di salute non glielo permettevano. Tra una ripresa ed un'altra si aiutava con l'ossigeno nella respirazione. Infatti in molte scene, soprattutto quelle che lo vedono in biciclietta, si fece sostituire da una controfigura.


Estate 1952:in una piccola isola del del golfo di Napoli viene esiliato il poeta sudamericano Pablo Neruda (Philippe Noiret). Il poeta stringe amicizia con il postino Mario Ruoppolo (Massimo Troisi). Con le poesie di Neruda, Mario conquista la bella locandiera Beatrice (Maria Grazia Cucinotta) che alla fine sposa. Testimone di nozze è il poeta che, durante il banchetto, riceve la notizia della fine del suo esilio.
Il poeta ritorna in patria e Mario aspetta invano sue notizie.
Mario muore durante uno scontro tra polizia ed ultra comunisti (era stato invitato ad un congresso comunista per leggere una poesia che aveva scritto in onore di Pablo Neruda).
Neruda ritorna sull'isola cinque anni dopo ed apprende da Beatrice della scomparsa di Mario.


L'ultimo film di Massimo Troisi (la cui morte subito dopo la fine delle riprese avvolge la visione del film di una commozione da cui è difficile non farsi «ricattare»). Alla sua uscita Massimo non era presente, ci lascio' per sempre due giorni dopo l'ultimo ciack... Fu candidato all'Oscar. Fu uno dei piu' probabili vincitori, ma la commissione giudicatrice, l´Academy Awards , forse stizzita per tutta la bagarre intorno al film o per mantenere un dignitoso rispetto , decise di non premiare ne il film ne Massimo..
lasciando tutti noi suoi estimatori in uno stato di profonda amarezza.


Massimo
Troisi